Lucio Furiati, in arte Lucio Corelli è nato a Torre Annunziata il 2 novembre 1939, da Giovanna Furiati e Vincenzo Corelli.
Fa il suo primo esordio nel 1945 all’età di 6 anni, come parlatore nel teatro dell’”Opera dei pupi” della famiglia Corelli guidata da suo padre Vincenzo. A tredici anni è già un abile “oprante” ed è subito “passione”. Ma negli anni che seguirono l’avvento della televisione mette in crisi il teatro dei pupi (e il teatro in generale) e nel 1955 la compagnia Corelli e la compagnia dei Di Giovanni decidono di lavorare assieme sulla piazza di Salerno.
Nel 1956 suo padre Vincenzo ormai non recita più e sono Lucio e i suoi fratelli a guidare la compagnia, che diviene nuovamente itinerante, dando vita a quella che verrà ricordata come gli “Spettacoli viaggianti”. Stazionando per lunghi periodi in quelle città dove ancora era vivo l’interesse per le opere cavalleresche.
Alla morte del padre avvenuta nel 1970 e dopo un breve periodo di silenzio durato circa un anno, l’“opera dei pupi” si stabilsce nel novembre del 1971 a Torre Annunziata in via Zuppetta e grazie all’intervento di Lucio e suo fratello Nicola resterà attiva fino al 1975.
Nel 1980 riapre il teatrino a Torre Annunziata in via Zuppetta, con l’aiuto della moglie Carmela, dei suoi due figli Vincenzo e Giovanna, continuando quella tradizione lasciatagli dal padre Vincenzo, il teatrino resterà attivo fino al 1985.
È da quel lontano 1945 che Lucio ha continuato a calarsi nei panni di “paladini e guappi napoletani” continuando fino ai giorni nostri, quella che oggi possiamo definire un’“arte di altri tempi”.
A Lucio Corelli và il merito di aver saputo capire l’importanza del mestiere di suo padre, immettendo in questo tutto il suo impegno nella volontà di recuperare alla società un’arte che diversamente avrebbe subito un destino molto più triste, quello di venir presto dimenticata. È proprio grazie a lui che una pratica artistica di così grande importanza continua a vivere, è grazie a lui che possiamo godere ancora oggi della magia di questi spettacoli.
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